In considerazione dell’intensificarsi del fenomeno bradisismico, è stato emanato, in data 12 ottobre 2023, il decreto-legge n. 140 recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei” Gazzetta ufficiale n. 239 del 12 ottobre 2023, successivamente convertito dalla legge n. 183 del 7 dicembre 2023.
Il provvedimento si prefigge lo scopo di definire misure preventive e urgenti per fronteggiare, gli effetti dell’evoluzione del fenomeno bradisismico in atto nell’area dei Campi Flegrei.
Il Dipartimento della Protezione Civile, con il supporto di ReLUIS e degli altri Centri di competenza INGV, CNR-IGAG, CNR-IREA, EUCENTRE e PLINIVS-LUPT, ha predisposto il “Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico“, finalizzato a supportare strategie di riqualificazione sismica dell’edilizia esistente e ad individuare priorità di intervento sul patrimonio privato e pubblico.
Come previsto nel DL 140, il Piano prevede le seguenti quattro linee di azioni:
- uno studio di microzonazione sismica di livello 3;
- un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata, finalizzata all’individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario, e perciò svolta con metodologie speditive;
- un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica, svolta con i criteri e i metodi previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni.
- un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.
Nel Piano stesso viene individuata la zona di intervento, nella quale si attuano le misure previste nel DL 140/2023 riportata di seguito.
Il ruolo di ReLUIS nell’attuazione del Piano
Il “Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate dal fenomeno bradisismico”, prevede che ReLUIS fornisca il supporto tecnico-scientifico, attraverso un apposito Accordo con il DPC, nelle attività relative all’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata (b) e pubblica (c).
Per quanto riguarda l’edilizia privata, il Piano prevede che sia a cura del Consorzio ReLUIS il supporto alle fasi:
(ii) Ricognizione areale delle tipologie edilizie e costruttive maggiormente significative (scheda CARTIS);
(iv) Ricognizione di dettaglio delle caratteristiche edilizie e costruttive (scheda CARTIS-edificio);
(v) Rilievo speditivo delle cortine edilizie prospicienti la principale viabilità di emergenza indicata nei Piani di protezione civile Comunali e nelle Analisi della Condizione Limite di emergenza (CLE);
(vi) Valutazione della vulnerabilità, quantificazione dei costi di intervento e piano di mitigazione.
Come è chiarito nel Piano, le fasi (ii) e (iv) sono relative ad attività ricognitive mediante scheda CARTIS e CARTIS-edificio, rispettivamente, messe a punto e sperimentate in passato da ReLUIS nell’ambito di precedenti accordi con il Dipartimento della Protezione Civile per attività di prevenzione, a partire dal 2014. In particolare, La scheda CARTIS è una scheda areale, finalizzata al rilevamento e alla descrizione delle tipologie edilizie e costruttive prevalenti di zone comunali o sub-comunali preventivamente individuate, dette COMPARTI, caratterizzate da omogeneità del tessuto edilizio ordinario per età di primo impianto e/o tecniche costruttive. Le informazioni in essa contenute, sono dunque riferite non al singolo edificio, ma a gruppi di edifici (tipologie) con similari caratteristiche edilizie e costruttive. La conoscenza delle caratteristiche edilizie dei comparti è di grande aiuto per la compilazione delle schede CARTIS-edificio, da effettuare nella fase (iv) sui singoli edifici di cui il proprietario ne chiederà il sopralluogo.
Le attività previste per la fase (v) consistono nell’esecuzione di una campagna di indagine finalizzata alla valutazione speditiva della consistenza delle cortine edilizie prospicienti i principali assi stradali e le vie di fuga individuate dai piani di emergenza comunali e nelle analisi della Condizione Limite di Emergenza (CLE) dei comuni interessati, mediante tecniche di rilievo geometrico e termografico prevalentemente da drone e successiva post-elaborazione dei dati finalizzata alla restituzione di un indice di vulnerabilità sintetica delle cortine indagate. Nell’ambito del coordinamento generale ReLUIS, le attività della fase (v) sono svolte con il coordinamento tecnico-scientifico del DICEA dell’Università di Napoli Federico II, in virtù dell’esperienza maturata nelle attività di ricerca svolte in passato, e vede il coinvolgimento del Centro CeSMA della stessa Università per le attività di rilievo svolte con droni.
Per quanto riguarda l’edilizia pubblica, il Piano prevede che sia a cura del Consorzio ReLUIS il supporto alle fasi:
(ii) Realizzazione di un programma di verifiche tecniche, ai sensi delle Norme Tecniche delle Costruzioni 2018 (NTC 2018), degli edifici di proprietà pubblica non dotati di tale verifica;
(iii) Realizzazione di un primo programma di interventi sugli edifici di proprietà pubblica dotati di verifica tecnica;
(iv) Realizzazione di un secondo programma di interventi sugli edifici di proprietà pubblica, a termine dell’attività di verifica della fase (ii)